Il Quaderno della Vergogna: una notte da leoni, un giorno da razzisti

Nota del Sovrintendente:

Con il secondo episodio i personaggi del Quaderno della Vergogna prendono davvero forma e iniziano a comportarsi secondo le personalità che li caratterizzeranno per tutte le storie. Qualcosa che succede spesso anche con serie tv e cartoni animati.

Oggi parliamo di un paio di note di traduzione, nello specifico i nomi dei personaggi. Come avete visto sono tutti soprannomi-parlanti che definiscono una caratteristica. E molti funzionano bene in italiano come in inglese (El Disgusto, Psycho Dave), altri un po’ meno. The Amazing Boozehound, nel primo rant, è diventato Booze il Beone, semplicemente perché boozehound (ubriacone, ma letteralmente: segugio dell’alcol) non è un termine molto conosciuto in italiano. Deviant Boy è rimasto invariato perché deviant, tutto sommato, ricorda abbastanza la traduzione italiana. Short Attention Span Larry è diventato Larry il distratto, che fa perdere un po’ di sfumatura. Ma è un personaggio che non ricompare praticamente mai (parte della sua personalità confluisce in Johnny Tangent, che vedremo nei prossimi rant).

Una nota finale sul titolo. Il racconto originale si chiama “A night at the inn, a day at the racists“. Se si riferisce al titolo di qualche libro o gioco, non lo ho capito. Quindi ho optato per il metodo “Se mi lasci ti cancello” e ho reinventato il titolo facendo riferimento a qualcosa che non c’entravano nulla con l’originale (condannandomi alla dannazione eterna: possa iddio avere pietà della mia anima). Ma basta pregare: ecco il racconto.

Una notte da leoni, un giorno da razzisti

ATTENZIONE: LA STORIA CHE SEGUE È VERA ED È ANCHE MOLTO, MOLTO POLITICAMENTE SCORRETTA. LEGGETELA A PROPRIO RISCHIO E PERICOLO. E INOLTRE FATE ATTENZIONE AGLI ABBONDANTI ERRORI DI BATTITURA E DI FORMATTAZIONE.

NdT: penso di averli eliminati e sostituiti con errori nuovi e originali.

In qualche modo mi sono ritrovato di nuovo nella cantina di El Disgusto: Psycho Dave aveva deciso che fosse il suo turno di masterizzare una sessione di D&D. El Disgusto, Weasly Crusher, Baro Bastardo, Deviant Boy, Larry il distratto e il sottoscritto erano i giocatori. Ero curioso di vedere l’avventura preparata di Pasycho Dave. Ero certo che non potesse essere peggio del dungeon creato da Deviant Boy, dove il tesoro finale era una stanza piena di halfling nude e bastoni magici incantati con Unto e Permanenza.

Quanto mi sbagliavo. Quanto mi sbagliavo.

Psycho Dave: “Ancora sconvolti dall’incontro con la Donna con la Testa a Mela Gigante Rimpicciolita, seguite la strada verso la locanda. La pioggia è fredda, fredda come pioggia fredda.”

El Disgusto: “Continuo a viaggiare nascosto sotto al carro… in stile ninja!”

Psycho Dave: “Ti rendi conto che nessuno dei personaggi sa nemmeno che sei lì?”

El Disgusto: “Bene.”

Psycho Dave: “Ti rendi conto che questa è la terza sessione della campagna?”

El Disgusto: “Le vie del ninja sono difficili da comprendere e imperscrutabili.”

Psycho Dave: “D’accordo. Lancia per vedere se riesci a restare aggrappato.”

Io: “Dobbiamo stare in guardia: ancora non sappiamo chi ci ha chiamati qui, né perché.”

Weasly Crusher: “Il mio guerriero è pronto a tutto, tranne che combattere contro creature che risucchiano livelli. Mi rifiuto di entrare in qualunque dungeon o tomba.”

Io: “Uhm, capisci che questo gioco è DUNGEONS and Dragons?”

Weasly Crusher: “Ho lavorato come un pazzo per arrivare a livello 2, e non voglio perderlo per colpa di qualche spettro!”

Larry il Distratto: “Ehy, figo: ci sono i trailer dei film al cinema!”

Deviant Boy: “Ehy, figo: Shammon Whirry!”

Io: “Siete qui per giocare, o per fare cosa?”

Larry il distratto: “Posso fare tutte e due le cose. Basta che mi fate sapere quando è il mio turno per combattere la Donna con la Testa a Mela Gigante.”

Psycho Dave: “Dopo qualche ora di viaggio arrivate alla locanda. Questo è il posto dove, domattina, incontrerete l’uomo che vi ha assoldato: il misterioso mago Shickelgruber.”

Baro Bastardo: “Perché questo nome mi suona così familiare?”

Io: “Fermo il carro davanti alla locanda.”

Psycho Dave: “Tira il dado.”

Io: “Mi pare che questa storia dei tiri ti stia sfuggendo di mano.”

Psycho Dave: “Tiraa.”

Io: “Devo tirare davvero per fermare questo accidenti di carro?”

Psycho Dave: “Sei tu quello che ha detto di voler fermare così all’improvviso il carro. Ti è mai venuto in mente che è meglio rallentare prima di fermarsi?”

Io: “Non pensavo di dover essere così specifico. Ok, allora rallento il carro e—”

Psycho Dave: “Troppo tardi. Ormai lo hai detto. Vuoi tirare per vedere se riesci a fermare il carro senza schiantarti, o preferisci continuare a piagnucolare come una fighetta?”

(lancio)

Io: “Merda.”

Psycho Dave: “Ok, il carro si rovescia. Fate tutti un tiro salvezza contro morte. Sì, anche tu, Larry.”

Come potete vedere, ho capito ben presto che Psycho Dave masterizzava più o meno allo stesso modo in cui Warwick Davis, nel film Leprechaun, esaudiva i desideri. Tutto ciò che il giocatore diceva veniva analizzato in modo da trovare un modo per punirlo e alla fine tutto veniva deciso dai dadi. Era l’unica persona che abbia mai conosciuto che usava una tabella di incontri random per Call of Cthulhu. Non sai cos’è davvero l’orrore finché il tuo personaggio non diventa folle per aver visto un Magro Notturno seduto sulla tazza del cesso mentre legge il Necronomicon in edizione tascabile.

(Lancio) (Lancio) (Occhiata alle tabelle e lancio) (Lancio) (Lancio e spintarella al dado)

Chating Bastard: “Un 20 naturale!”

Weasly Crusher: “Non ci credo: il carro è caduto sulla mia testa.”

Chating Bastard: “Non ci credo: al tuo personaggio è schizzato un occhio fuori dall’orbita. Che razza di tabelle per ferite critiche sono queste?”

Psycho Dave: “Tabelle per veri uomini. Vi ho coccolati troppo a lungo con le tabelle di Arduin Grimoire.”

Larry il distratto: “Sto sanguinando a morte?”

Psycho Dave: “No.”

El Disgusto: “Dato che il mio ninja era sotto al carro, balzo tra le ombre e osservo il party di nascosto.”

Psycho Dave: “Ok, lancia il dado.”

(Lancio)

Larry il distratto: “Sto sanguinando a morte?”

Io: “Uhm… Dov’è Lamont?”

El Disgusto: “I miei genitori lo hanno portato in campeggio. Senti questa: lo stramaledetto veterinario dice che il cane soffre di stress. Stress! Mi dici di cosa accidenti può essere stressato un cane?”

Deviant Boy: “Beh, se potessi leccarmi da solo, di sicuro non sarei—”

Io: “E perché non sei andato assieme a loro?”

El Disgusto: “In campeggio? Perché diavolo dovrei andare in campeggio? Non hai imparato nulla dalla tabella degli incontri random della foresta?”

Deviant Boy: “Entro nella locanda e ordino qualcosa da bere.”

Io: “E il carro?”

Deviant Boy: “Lasciamolo lì: tanto non è che lo abbiamo pagato.”

Psycho Dave: “Quindi entrate tutti quanti nella locanda? Lanciate tutti di Destrezza per vedere se scivolate sul fango davanti all’ingresso.”

Larry il distratto: “Sto sanguinando a morte?”

(Lancio) (Lancio) (Occhiata alle tabelle e lancio) (Lancio) (Lancio e spintarella al dado)

La locanda era una specie di strip club medievaleggiante, con prostitute vestite con perizomi e collari da cani, e questo più o meno è tutto. Cerchiamo un tavolo, ordiniamo da bere e aspettiamo l’arrivo del mago. Alcune ragazze ci offrono una lap dance e i giocatori che accettano devo fare un tiro salvezza contro pietrificazione.

Io: “Do un’occhiata alla sala e bevo un sorso dalla mia birra.”

Psycho Dave: “Fai un tiro salvezza contro avvelenamento per vedere se ti ubriachi.”

Io: “No! Basta con queste stronzate!”

Psycho Dave: “Lancia il dado e sbrighiamoci, Dio santo.”

Io: “Sono un nano! Un nano! È letteralmente impossibile che un nano possa ubriacarsi con un sorso di birraccia fatta da contadini umani!”

Psycho Dave: “Uhm… Capisco cosa intendi.”

Larry il distratto: “C’è qualcosa da bere?”

El Disgusto: “No.”

Larry il distratto: “I tuoi genitori non ti hanno lasciato del cibo o delle bibite?”

El Disgusto: “Mi hanno lasciato dei soldi per fare la speso, ma ho deciso che sarebbero stati spesi meglio in miniature di Warhammer.”

Larry il distratto: “Ok, allora mi prendo un bicchiere d’acqua.”

El Disgusto: “Col cazzo! Se sporchi uno di quei bicchieri, poi mi toccherà lavarlo e non ho intenzione di farlo. Devi direttamente dal rubinetto o non bere per niente.”

Weasly Crusher: “Cerco qualcuno con cui fare il bullo.”

Baro Bastardo: “Io lo aiuto.”

Psycho Dave: “Fate un lancio per individuare trappole.”

Deviant Boy: “Pago una prostituta per stare assieme a me tutta la notte.”

Psycho Dave: “Fai un tiro di Carisma… oh, e tu AB3, lancia un d20.”

(lancio) (lancio)

Psycho Dave: “Ok, Deviant Boy, tu trovi una prostituta che ti si concede per tutta la notte, e tu, AB3, hai fallito il tuo tiro salvezza contro avvelenamento e sei ubriaco fradicio.”

Essere ubriachi in un gioco come questo non è una cosa bella. Il master “simulava” l’ubriachezza lasciando decidere aturno agli altri giocatori cosa avrebbe fatto il mio personaggio per cinque minuti. Così, mentre il mio nano cantava delle sigle di serie tv appeso al lampadario con una sputacchiera mezza piena rovesciata in testa, la notte alla locanda proseguiva.

Io: “Va bene, ormai è mezzanotte. Forse dovremmo andare avanti veloci fino alla mattina, quando incontriamo il mago.”

El Disgusto: “Oooh! Oooh! Il suo nano è ubriaco e ora inizia a piagnucolare!”

Io: “Non sto piagnucolando e, ehi! Almeno il mio personaggio sta interagendo con gli altri.”

El Disgusto: “Sei solo invidioso perché non sei un ninja. A proposito, come vanno le cose sul tetto?”

Psycho Dave: “Continua a piovere.”

Deviant Boy: “Ehi! Mi sto facendo la troia del bar in stile John Norman.”

Larry il distratto: “Chi?”

Deviant Boy: “John Norman… ha scritto la serie di Gor… quei libri mi hanno insegnato tutto quello che serve sapere sulle donne.”

Io: “A proposito, come è finita la faccenda della tua ingiunzione restrittiva?”

Deviant Boy: “Ho chiuso con quella ragazza. E poi mi sa che piaccio a questa tipa che lavora al cinema. C’è qualcosa di molto particolare nel modo in cui mi chiede “Gradisce un’aggiunta di burro?”

Weasly Crusher: “E io? Riesco a far scoppiare una rissa?”

Psycho Dave: “Beh, vedi questo ragazzo ossuto e spaventato davanti al bancone.”

Weasly Crusher: “Lo raggiungo e gli do una spinta.”

Baro Bastardo: “Lo seguo.”

Psycho Dave: “Vedete il ragazzo seduto al bancone mentre sorseggia un virgin mojito.”

Io: “Non credo che nelle locande medievali servissero virgin mojito.”

Psycho Dave: “Come vuoi. Sta bevendo un antico elisir conosciuto col nome di virgin mojito.”

Weasly Crusher: “Gli do una spinta.”

Psycho Dave: “Lancia per colpire.”

(lancio)

Baro Bastardo: “Dico al ragazzo: Non gli vai genio.”

Psycho Dave: “Il ragazzo si stringe tra le spalle e dice Mi dispiace.”

Weasly Crusher: “Lo spingo di nuovo!”

Chating Bastard: “Dico Neanche a me vai a genio. Stai attento a te. Siamo ricercati. Io sono condannato a morte in dodici regni…

Sapevo come sarebbe andata a finire, a dire il vero penso che Weasly Crusher fosse l’unico a non averlo capito. L’unica cosa davvero sorprendente dell’intera faccenda è stata che, grazie alle tabelle fatte da Psycho Dave per danni e fallimenti critici, il suo samurai è riuscito in qualche modo a decapitarsi da solo. Alla fine il mio personaggio è riuscito a tornare sobrio e si è ritirato nella sua camera, ad aspettare il mattino e l’incontro col famigerato mago Shickelgruber. Ma la notte alla locanda era ancora giovane.

Psycho Dave: “Fallisci il tiro e scivoli sulla pozza di sangue. Perdi un d6 di denti.”

Baro Bastardo: “Sfido lo stronzo vichingo a un match di braccio di ferro!”

Weasly Crusher: “Dicono che la testa sopravvive per qualche secondo dopo essere stata staccata dal corpo. Posso fare un’invocazione ai miei dei?”

Deviant Boy: “Io mi sto ancora facendo la troia del bar.”

Io: “Pensavo che ormai fossi andato a dormire.”

Deviant Boy: “Il mio personaggio è come me: può andare avanti per tre ore prima di concludere. Le ragazze adorano queste cose.”

Io: “Davvero?”

Deviant Boy: “Soprattutto le ragazze del Canada.”

Larry il distratto: “Va bene se do un’occhiata ai tuoi fumetti?”

El Disgusto: “Va bene se ti meno col Bastone del Dolore? Il mio ninja entra di nascosto nelle camere dei personaggi e curiosa in giro.”

Psycho Dave: “Lancia il dado.”

(lancio)

Io: “Perché non fai incontrare il tuo personaggio col resto del party e non la pianti con queste robe strane?”

El Disgusto: “Il mio personaggio è un ninja! Sto GIOCANDO DI RUOLO!”

Baro Bastardo: “Vado nella mia camera. Voglio prendere la pergamena della resurrezione dalla mia borsa conservante.”

Weasly Crusher: “Accipicchia: quanti oggetti magici ha il tuo personaggio?”

Baro Bastardo: “Novantasei.”

Come aveva fatto a ritrovarsi con novantasei oggetti magici? Nella nostra cerchia, per creare personaggi per campagne di alto livello facevamo un tiro sulla tabella dei tesori per ogni livello del personaggio. Psycho Dave avea progettato una campagna per personaggi di livello 12, quindi il personaggio di Baro Bastardo era un Mago-Chierico-Guerriero-Ladro-Illusionista-Druido-Ranger-Bardo di livello 12, con alcuni poteri psionici. La sua spiegazione? Tiri di dado molto fortunati avevano permesso al suo personaggio di avere un anello del desiderio carico col massimo dei desideri. I desideri gli hanno permesso di allungare la propria vita, di seguire le carriere di diverse classi e di accumulare un arsenale di oggetti magici custoditi dentro un’astronave magica nascosta nella sua sacca conservante.

L’epica narrazione delle origini e delle gesta del Tutto Fare di livello 12 hanno portato via una buona mezz’ora. Io ho suggerito di far andare a dormire i personaggi e di passare all’incontro con il nostro datore di lavoro, ma gli altri non sembravano interessati.

Deviant Boy continuava con i dettagli luridi sulla sua scappatella con la ragazza. Weasly si lamentava della sua testa. Larry stava tranquillo, ma non c’era da stupirsi, dato che stava cercando di giocare, guardare Star Trek e leggere un romanzo di Gor in contemporanea. El Disgusto ha continuato a entrare di nascosto nelle camere dei nostri personaggio e a fregare la nostra roba finché non ha messo le mani sulla sacca conservante di Baro Bastardo. Baro Bastardo teneva il suo famiglio nella sacca come una specie di cane da guardia. Così il ninja furtivo si è ritrovato a farsi prendere a calci nel sedere da un Quasit trasmutato nelle sembianze di Rush Limbaugh. Neanche io ho capito il perché di questo dettaglio, ma non ho avuto la forza di chiedere.

El Disgusto: “Slegami! Gli altri ninja sanno che sono qui!”

Baro Bastardo: “Una volta che l’ho legato e sistemato a pancia in giù sul letto, controllo se i ferri da camino messi sul fuoco si sono arroventati.”

Psycho Dave: “Lancia un d20.”

(lancio, spintarella)

Baro Bastardo: “Un altro 20 naturale: sono il migliore!”

Psycho Dave: “I ferri sono incandescenti.”

El Disgusto: “Non puoi farmi questo! Sono un ninja!”

Baro Bastardo: “Prendo il ferro più lungo, più affilato e più rovente e mi avvicino al letto.”

Io: “Perché lo stai facendo?”

Baro Bastardo: “Gli sto insegnando una lezione molto importante.”

El Disgusto: “Il mio personaggio flette tutti i muscoli in contemporanea!”

Psycho Dave: “Perché?”

El Disgusto: “Per allentare le corde! Che, sei stupido?”

Baro Bastardo: “Il mio personaggio preme l’estremità rovente del ferro da camino contro le chiappe del ninja.”

El Disgusto: “La pagherai per questo! La pagherete tutti! Hastur, Hastur, Hastur! Hastur, Hastur, Hastur!”

Per una volta sono stato contento di veder arrivare uno dei Grandi Antichi. Hastur è comparso dal nulla e ha calpestato la locanda uccidendo tutti. Non ricordo di essere mai stato così contento durante una campagna ma, purtroppo, la morte in un gioco come questo è elusiva: solo i traumi e l’umiliazione durano. Il party si è trovato resuscitato nel cratere che un tempo era la locanda. Un uomo con una tunica nera e marrone ci fissava. Dopo qualche insulto preliminare ci ha condotti attraverso uno strano portale.

Psycho Dave: “Il mago Shickelgruber vi guida oltre il portale e vi ritrovate in una landa desolata. Ciminiere oscure vomitano colonne di fumo nel cielo. L’aria è intrisa della puzza di carne bruciata.”

Baro Bastardo: “Sei sicuro che non l’odore del culo del ninja?”

El Disgusto (mulinando il Bastone del Dolore): “Non farmelo usare!”

Psycho Dave: “Attorno a voi ci sono strani congegni e uomini in uniformi scure che si aggirano intenti a fare cose. Il mago vi dice di aver bisogno del vostro aiuto per ritrovare la Bacchetta di Orcus.”

Weasly Crusher: “Perché?”

Psycho Dave: “Per spiegarvelo, il mago vi conduce attraverso un cancello metallico con sopra scritto IL LAVORO RENDE LIBERI. Vi porta a questa fossa piena di cadaveri emaciati. Vi spiega che ha bisogno della Bacchetta di Orcus per trasformare questi corpi in non morti, e usarli per combattere gli eserciti che stanno invadendo la sua terra.”

Io (mentre le lezioni di storia della scuola superiore iniziano a tornarmi in mente): “Fermo! Aspetta un secondo—”

Psycho Dave: “Il mago si toglie il cappuccio, mostrando dei profondi occhi blu e dei piccoli baffetti scuri.”

Io: “Siamo in un campo di concentramento? Per aiutare Hitler a vincere la guerra?”

Deviant Boy: “Quanto ci paga?”

Psycho Dave: “Tutti i denti d’oro che volete.”

Io: “Ci stai prendendo in giro, vero? Non puoi essere serio.”

Baro Bastardo: “Che figata! È una specie di Shindler’s Lich.”

Io: “Incredibile! Ho sprecato sei ore della mia vita per questo?”

Psycho Dave: “Sì, certo, incredibile… ma siamo qui per giocare di ruolo, non per discutere del cosiddetto olocausto.”

Weasly Crusher: “Quanti denti d’oro servono per fare una moneta?”

Con molta calma ho iniziato a recuperare i miei dadi e i miei fogli. Avevo deciso di andarmene senza fare scenate. Non ero sicuro se avrei giocato ancora: mi sembrava ovvio di aver toccato il fondo. Ma non mi sentivo come mi sarei aspettato.

Larry il distratto: “Ehi, maledetto bugiardo! Avevi detto di non avere niente da bere tranne l’acqua del rubinetto. Guarda tutte quelle bottiglie di Mountain Dew che hai nel sottoscala!”

El Disgusto: “Non toccarle!”

Larry il distratto: “Qual è il problema, voglio solo un bicchiere o due. Che diamine, ho talmente sete che se vuoi ti pago la bottiglia.”

El Disgusto: “No! Non capisci! Quella non è Mountain Dew!”

Larry il distratto (mentre smette di svitare il tappo da una bottiglia). “Eh?”

El Disgusto: “Quella… quella è urina.”

Io: “Che strano. Per un attimo mi è sembrato che avessi detto urina.”

El Disgusto: “È urina! Non mi va di andare al bagno di sopra mentre guardo la tv, così uso le bottiglie vuote e le butto via dopo.”

Da aspirante scrittore horror, ho scritto spesso di gente paralizzata dall’orrore, ma non mi era mai capitato di vivere un’esperienza del genere prima di quel momento. Mi sono guardato attorno: la stanza era stipata di bottiglie dappertutto. Alcune erano incrostate e coperte di polvere, con strane sostanze che galleggiavano all’interno.

A quel punto ho realizzato di aver davvero toccato il fondo.

Io: “Ogni quanto butti via le bottiglie?”

El Disgusto: “Ma… quando mi capita.”

Io: “Ho bisogno di andare a casa subito. Ho bisogno di fare una doccia.”

Psycho Dave: “E la partita?”

Io: “Mi lascio cadere sulla mia spada e—”

Psycho Dave: “Lancia il dado.”

Io: “Cado e ricado sulla mia spada FINCHÉ NON SMETTO DI SENTIRE IL DOLORE!!!”

E poi sono andato a casa, e non ho mai più giocato a D&D e di certo non ho mai più bevuto della Mountain Dew.

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